DISPRASSIA
DISPRASSIA
Secondo il DSM IV la DISPRASSIA viene generalmente inclusa nella definizione di DCD (Developmental Coordination Desorder), in italiano Disturbi della Coordinazione Motoria, ovvero Disturbo nel quale le prestazioni in compiti di coordinazione motoria, fini o grosso motori, sono significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età e allo sviluppo intellettivo. È infatti riconosciuta come un disturbo congenito o acquisito precocemente che, pur non alterando nella sua globalità lo sviluppo motorio, comporta difficoltà nella gestione dei movimenti comunemente utilizzati nelle attività quotidiane (ad es. vestirsi, svestirsi, allacciarsi le scarpe) e nel compiere gesti espressivi che servono a comunicare emozioni, stati d’animo; inoltre è deficitaria la capacità di compiere abilità manuali e abilità gestuali a contenuto prevalentemente simbolico.

La DISPRASSIA implica una difficoltà soprattutto rispetto alla capacità di pianificare, programmare ed eseguire una serie di movimenti deputati al raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo, per:
- mancata acquisizione di attività intenzionali intese come abilità e competenze, o acquisizione di strategie povere e stereotipate
- ridotta capacità di rappresentarsi “l’oggetto” su cui agire l’intera azione o le sequenze che la compongono;
- difficoltà a coordinare e ordinare in serie i relativi movimenti elementari in vista di uno scopo (pianificazione e programmazione dell’atto motorio).
come si manifesta
Bambini che, a tre o quattro anni, non riescono a togliersi la giacca o a mangiare con il cucchiaino senza sporcarsi, bambini goffi, impacciati, che inciampano di continuo, cadono spesso e non riescono per esempio a calciare bene una palla o ancora bambini che sembrano pigri e distratti e non rimangono concentrati per più di pochi minuti, sono alcune delle possibili manifestazioni della DISPRASSIA. Tale disturbo oltre a coinvolgere l’aspetto motorio può coinvolgere di conseguenza l’aspetto verbale perché per parlare è necessario coordinare e mettere in sequenza una serie di movimenti muscolari, e se questa capacità viene meno, compaiono difficoltà nell’espressione verbale, dalla lallazione in avanti. Attenzione, però: notare qualcuno di questi segnali non significa per forza che il bambino sia disprassico. Può darsi tranquillamente che la sua sequenza di sviluppo sia solo un po’ più lenta di quella dei coetanei. Ogni bambino, in fondo, ha i suoi tempi. Tuttavia, in caso di dubbio, sempre meglio rivolgersi al medico. Perché se davvero ci fosse un problema, prima si interviene e meglio è.
come si interviene
Poiché si tratta di un disturbo che interessa più piani della vita e dell’attività del bambino, gli interventi dovrebbero essere multidisciplinari e riferiti alle varie componenti coinvolte: motoria, verbale ed emotiva. Le figure previste per una terapia ottimale sono in genere quelle di neuropsicomotricisti, logopedisti specializzati sul piano prettamente verbale-motorio (es. logopedia PROMPT) ma anche in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e psicologi. Attraverso una terapia giusta si può lavorare per riuscire ad eliminare o attenuare queste difficoltà, in alcuni casi si riesce a risolvere il problema completamente, in altri invece questo non è possibile, ma si riesce comunque a trovare sistemi per compensare i limiti. In genere, gli interventi sono tanto più efficaci quanto più sono precoci.
OBBIETTIVI
Luna e Stelle Giochi
Il nostro obbiettivo è quello di offrire ai nostri clienti giochi e materiali adeguati per aiutare a sviluppare e a rinforzare l’aspetto motorio e comunicativo del bambino.
prodotti
Luna e Stelle Giochi desidera offrirvi prodotti innovativi, di qualità, creati con tecnologie all’avanguardia e con un design semplice e allo stesso tempo funzionale per facilitare il più possibile la vita di questi bambini meravigliosi e dei loro genitori.